I cookie ci aiutano a fornire in modo adeguato i nostri contenuti. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. 

Giovanola, Antonio

Cannobio, 2 febbraio 1814
Milano, 22 dicembre 1882

Antonio Giovanola nacque a Cannobio il 2 febbraio 1814 da Andrea e Anna Maria Zaccheo, ultimo di dieci fratelli. Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita il 21 maggio 1836 all’Università di Torino, si impegnò in politica seguendo un cursus honorem che lo portò dall’impegno amministrativo locale a quello nazionale. Fu infatti sindaco e consigliere comunale di Cannobio; consigliere comunale a Traffiume, Maccagno e Vigevano; provveditore agli studi e delegato scolastico per il Mandamento di Cannobio; consigliere provinciale e divisionale a Novara. Nel 1849 venne eletto deputato come rappresentante di Novara e poi confermato quattro volte nei collegi di Romagnano Sesia e Biandrate. Nel 1861 re Vittorio Emanuele II lo nominò senatore. Durante la sua militanza parlamentare ricoprì la carica di Ministro dei Lavori Pubblici nel secondo governo Rattazzi (1867); fu inoltre segretario generale ai Lavori Pubblici (1859) e alle Finanze (1860-1861). Sia da consigliere provinciale, sia da deputato si impegnò fattivamente per il completamento della litoranea da Intra al confine di Stato e per la realizzazione della strada della Valle Cannobina. Morì a Milano il 22 dicembre 1882 lasciando ai suoi figli una eredità di oltre un milione di lire consistente nella grande tenuta agricola di San Marco e Calva nelle vicinanze di Vigevano.Cannobio lo ricorda con un monumento inaugurato nel 1887 nel cortile del palazzo mandamentale.

 

Bibliografia:

V. De Vit, Il Lago Maggiore. Stresa e le Isole Borromee, vol. IV, Prato 1876-78, p. 194.

C. Negroni, In memoria del senatore Antonio Giovanola, Tip. Miglio, Novara 1888.

E. Brissa, Un ministro taciturno e obliato del Risorgimento, in «Il Risorgimento», Milano 1952

E. Brissa, Un modesto monumento, in «Le Rive» 5-2000.

E. Brissa (a cura), Meditazione di un elettore, Cannobio 2011.

 

[Leonardo Parachini]