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Cuzzi, Fedele

Suna, 11 giugno 1882
Monte Merzli, 2 giugno 1915

Figlio dell'avvocato Giuseppe e Rosa Piceni. Sottotenente dei bersaglieri, morì nei primi giorni della Grande Guerra. «Troncati gli studi classici per prestare il servizio militare nel corpo dei bersaglieri, vi conseguiva il grado di sottotenente di complemento, facendosi apprezzare per le sue brillanti caratteristiche.
Si dedicò poi all’agricoltura e, messo dal padre a capo di una importante tenuta in Boffalora, seppe colle sue intelligenti iniziative apportare notevoli miglioramenti nei sistemi di coltura che furono largamente applicati e che gli valsero anche onorifiche distinzioni.
Nel periodo di preparazione dell’esercito, precedentemente allo scoppio della guerra, il sottotenente Fedele Cuzzi venne tosto richiamato ed egli rispose con entusiasmo all’appello, pur staccandosi con dolore dalla giovane sposa e dal piccolo suo Mario.
Nell’azione del 3 giugno sulle rive dell’Isonzo, mentre a capo dei suoi si lanciava all’ultimo decisivo assalto al grido di “avanti bersaglieri!” veniva fulminato dal piombo nemico.
Fu decorato della medaglia di bronzo con questa motivazione: Muovendo animosamente all'attacco alla testa del proprio plotone, cadeva mortalmente colpito sul Monte Merzli - Vrh - Tolmino.
A lui è dedicato il giardino pubblico a lato dell'imbarcadero di Suna.

 

BIBLIOGAFIA:
Av.Vv., Pallanza ai suoi eroi, Airoldi Editore, Intra 1934, pp. 341-342.

 [Leonardo Parachini]